L'Araba Fenice è un mitico uccello che, secondo le leggende, rinasce dalle proprie ceneri dopo la morte. È un tema ricorrente in molte culture antiche e rappresenta la capacità di superare le avversità ed evolvere. Simboleggia la rinascita, la resilienza e l’immortalità dello spirito.
KN‘NM (Kan‘anīm) 𐤊𐤍𐤏𐤍𐤌 Phòinikes
φοῖνιξ , ossia "rosso porpora"
Una delle leggende più diffuse che la vede protagonista racconta che l’araba fenice nacque in cima al sacro salice di Heliopolis, la città del sole. L’uccello viveva vicino a una sorgente d’acqua in un’oasi del deserto in Arabia ma di tanto in tanto tornava a Heliopolis posandosi sull’obelisco del santuario cittadino. Ogni 500 anni la fenice costruiva un nido sopra a un albero utilizzando piante balsamiche, vi si adagiava sopra e attendeva di essere bruciata dai raggi del sole. Poi, una volta morta, dalle ceneri risorgeva.
La Fenice è da sempre un simbolo di forza, si dice anche che le sue lacrime fossero curative e che avesse una grande resistenza fisica. Riuscendo poi a controllare il fuoco, essa era quasi indistruttibile. Ancora oggi, per esempio in Cina, è espressione di potere, prosperità e armonia dell’universo.
L'associazione: ArabaFenis - Cultura che Trasforma, in fase di formalizzazione, è già attiva da circa 15 mesi su varie attività di promozione sociale a Milano, a Brescia ed in espansione a Torino e Verona, si prefigge la missione di promuovere attivamente l’integrazione culturale e combattere varie forme di intolleranza, discriminazione e razzismo sia verso persone arabe che africane ed asiatiche accomunate dal problema condiviso dall'islamofobia che, oltre alla vita sociale, limita anche lo sviluppo personale, professionale ed economico da cui dipende la sopravvivenza degli stessi, di cui, alcune frange, sopratutto quelle piú giovani, sempre piú spesso esprimono con aggressività il proprio diritto all’esistenza.
L’associazione si prefigge quindi anche di sviluppare in futuro strategie piú specifiche per promuovere la gestione della diversità e l'inclusione sul posto di lavoro, sia nel settore pubblico che in quello privato ma soprattutto sostenere le autorità pubbliche nella lotta contro il razzismo e tutte le altre forme di intolleranza.